Come alcune di voi già sanno, durante la settimana della moda ho ricevuto un invito a partecipare alla sfilata di Debora Zavaglia. Forse per molte di voi questo nome è nuovo, ma vi posso assicurare che ne sentiremo parlare sempre di più, perchè è così che va quando c’è del talento: non può proprio passare inosservato!

Avevo spulciato un po’ sul suo sito ( www.deborazavaglia.it ) e sulla sua pagina Fb            ( Debora Zavaglia ) e già online avevo capito che le sue creazioni e la sua linea mi sarebbero piaciute.

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La cosa più bella è che i suoi abiti hanno davvero una storia da raccontare. Non si tratta solo di un’ispirazione, ma di una vera e propria narrazione che anzichè usare le parole, si manifesta attraverso tessuti, trame, forme. La comunicazione è veramente forte e non si può restare indifferenti al messaggio che porta con sè.

Così, venerdi 21 febbraio ho partecipato alla sua sfilata per presentare la collezione            “4 Pretties” ed ero carica di aspettative, che posso dirvi fin da subito non sono state certo deluse!

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Alla base di tutto, c’è la convinzione di Debora che tutte le donne possano essere belle, nessuna esclusa. Semplicemente, ognuna ha una sua personalità, degli atteggiamenti che la caratterizzano, e lo stile di ognuna deve rispecchiare questi tratti, per poter esprimenre al meglio la loro essenza di donna.

Ed ecco quindi 4 Pretties, ovvero quattro donne, 4 personalità diverse con differenti stili, accumunate però dal mood a cui Debora si è ispirata: l’incontro fra gli anni 70 e l’inizio del XX secolo, due periodi storici che hanno apportato grandi cambiamenti non solo nella società, ma anche nell’arte e nella moda. I dettagli di queste due epoche si fondono, si mescolano e danno vita a questa collezione in cui le forme dei Seventies tornano in vita attraverso la sinuosità e ridondanza di una nuova epoca moderna

Quattro nomi per quattro interpretazioni della stessa ispirazione:

Cocodì, una donna materna ma decisa, che difende con coraggio il suo territorio e le sue idee, i suoi progetti, ai quali si dedica con amore e dedizione, proprio come farebbe una chioccia con i suoi pulcini.

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Desi Vom Fizz, sicura di sé, sempre a proprio agio: le sue esperienze e il suo coraggio la rendono impermeabile a critiche e giudizi.

desi vom fizz

Carmilla O’Dood, indipendente, sensuale, affascinante. Si muove con eleganza fra ogni insidia quotidiana grazie anche alla sua intelligenza, che le permette di analizzare al meglio ogni situazione ed agire in modo deciso per ottenere sempre quello che desidera.

carmilla o dood

Giudi Barth, amorevole, affidabile, altruista, sempre pronta a sostenere ed aiutare il prossimo. Leale e fedele, con un grande istinto protettivo per difendere ciò che conta davvero.

giudi barth

Quattro anche le modelle quindi: belle, eteree, perfette, si sono alternate cambiando abiti per interpretare una alla volta queste quattro personalità femminili differenti, che in comune hanno però soprattutto una filosofia: quella fondata sulla gioia di vivere e sulla femminilità, oltre che sull’amore per il bello e per l’unicità. Si perchè i capi di Debora Zavaglia sono veramente unici e la sua vena creativa le permette di distinguersi davvero e di spiccare: a rinforzo del suo talento Debora ha scelto di collaborare con professionisti del Made in Italy e di utilizzare materiali a kmO. I capi hanno quindi un grande valore e contribuiscono a portare in alto il prestigio dell’artigianato italiano.

Eccovi quindi le foto dei capi che hanno sfilato: i tessuti sono pesanti, le forme geometriche. Le maglie in cachemire sono realizzate da Jolanda e Monique, lavorate a mano e prodotte in Italia. Fra i dettagli, notiamo i bottoni personalizzati da un antico laboratorio torinese ed i gioielli forgiati artigianalmente dall’orafo Fabrizio Bardi.

Nella prima parte gli abiti sono in tessuti pesanti, il mood è serioso, i colori sono scuri. Il richiamo ai Seventies è forte, i pantaloni sono a zampa d’elefante e la salopette è rivisitata in chiave invernale. Particolare il richiamo al cappotto sul risvolto dei pantaloni e la minigonna composta da due tessuti diversi.

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Una giacca creativa, dai due lati differenti e le tasche che richiamano il tessuto del lato opposto

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In seguito la passerella si fa più frizzante e allegra. I colori sono più chiari e le idee originali non mancano: come il pantalone che sembra una gonna lunga, il minidress nascosto sotto un vestito lungo, come una caramella da scartare e infine un’altra originale combinazione di tessuti fra il crochet bianco e la stoffa rossa a pois.

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Speciale: davanti sembra un abito lungo…

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…e quando la modella si volta scopriamo che in realtà sono pantaloni!

Un'altra sorpesa: l'abito sembra lungo fino ai piedi...

Un’altra sorpesa: l’abito sembra lungo fino ai piedi…

...e invece sotto si nasconde un mini dress!

…e invece sotto si nasconde un mini dress!

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Ed eccole alla fine della sfilata con la stilista Debora Zavaglia:

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Infine uno scatto di me insieme a Debora! Ancora grazie per la splendida esperienza! Fantastica!

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Si ringrazia anche Eleonora Monti di Pink&Chic Communication per la gentilezza, la disponibilità e la splendida accoglienza!

E voi cosa ne pensate di questa stilista? Vi piacciono le sue creazioni? Fatemi sapere e seguite Debora Zavaglia su Facebook per restare aggiornate!

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