
Filippo Scuffi mi ha rubato il cuore. E’ quel che ho pensato quando, a sfilata conclusa, è uscito a ringraziare il pubblico che lo applaudiva, con un sorriso e veloce saluto informale. Quest’uomo, il direttore creativo di Daks, con la sua collezione uomo A/I 2015 ha saputo coinvolgermi ed emozionarmi, in un modo che, sono onesta, non credevo possibile. Perchè diciamocelo: la maggioranza di noi immagina il look maschile o come molto prevedibile ( jeans e felpa, pantaloni e stringate, un completo, bello si, ma che noia… ), oppure come eccessivo, estroso, “troppo” per la vita di tutti i giorni, “troppo” street style per far parte del mondo reale ( e dell’armadio del nostro fidanzato/marito! ).
Filippo Scuffi invece mi ha fatto scoprire una nuova dimensione del menswear, una strada per raggiungere l’eleganza attraverso un mood sportivo-chic: è una strada ricca di particolari, di dettagli, di inserti e accessori grintosi che danno carattere e che a parer mio reinterpretano completamente l’armadio maschile. Spesso guardiamo le sfilate pensando “Ma chi si concia davvero così poi ( celebrity a parte )??”. Beh io sono uscita da questa sfilata pensando “Vorrei proprio che il mio ragazzo si vestisse così il prossimo inverno, si!”.
Per questo mi ha rubato il cuore. Perchè non è da tutti essere creativi ed artisticamente accessibili al tempo stesso. Così come non è da tutti proporre capi “intelligenti”, su cui investire, portabili anche la stagione successiva: “Credo sia intelligente fare anche delle cose con una valenza prolungata” ( una sua citazione, da un’intervista del 2012 ); è un atteggiamento che ci piace e che personalmente me lo fa amare ancora di più, perchè è realistico.
Il brand Daks, per chi non lo conoscesse, nasce a Londra nel 1894, prendendo il nome da quartiere londinese dove aveva la sede ai suoi esordi. Il fil rouge delle collezioni è lo stile british e la tradizione sartoriale inglese, accostati ad elementi contemporanei che fanno dei capi Daks qualcosa di davvero particolare.
Per questa specifica collezione Daks sceglie di celebrare il mito del motociclismo inglese, facendo un raffinato accostamento al richiamo della ruota, dato dalla derivazione latina del termine “moda”, “modus”, che significa movimento, evoluzione, dinamismo. Il motociclismo viene celebrato attraverso i suoi capi più iconici, come il chiodo proposto nella versione più raffinata in cashmere doppiato in shearling, i pantaloni in flanella di cashemere elasticizzata con inserti in pelle, presenti anche sulla maglieria.
E ancora, bluse in cashemere abbinate a pantaloni nel medesimo tessuto, con cintura integrata e la tuta, vero trend per la prossima stagione – accostata a elementi classici del guardaroba maschile come camicia e cravatta e realizzata nelle fantasie più tradizionali dello stile british: gessati, pied de poule, principe di Galles, spinato.
Il trapuntato è il protagonista della collezione, a evocare la sella della moto ed il mood vagamento 70s sul quale è stata costruita la sfilata, anche attraverso la scelta delle musiche, dei modelli e delle loro acconciature.
I colori sono il beige, il nero, il grigio, il bianco e un audace rosso intenso, visivamente splendido, soprattutto in abbinamento con il grgio.
Un po’ di backstage per voi ( Thanks Giorgia! ):
E con questo scatto concludo il mio racconto della sfilata, spero di avervi fatto innamorare del gusto Daks come è successo a me: ora resta la curiosità per la collezione donna!
Pics by: Massimo Mussini Ph & Daks Official Facebook Fanpage
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