Il talento. Quante cose potremmo stare qui a dire sul talento. Va oltre l’entusiasmo, va oltre lo studio, va oltre le capacità acquisite. E’ qualcosa di innato. E’ qualcosa che se sei fortunato, scopri di avere nel corso della tua vita, sperimentando, lasciando libero sfogo al tuo istinto, vedendo dove ti può portare senza farti troppe domande. Soprattutto è qualcosa di naturale: non va domato, nè ha bisogno di studi. O ce l’hai o non ce l’hai.
Certamente poi potrai perfezionarlo, migliorarlo, indirizzarlo. Ma senza dubbio ci nasci.
I talenti che mi affascinano di più sono quelli legati alla creatività più diretta: la capacità di pemsare, progettare e dare vita a qualcosa di unico, di diverso. E’ la trasposizione del talento in un ogetto. Quando compri quella determinata cosa, hai comprato il frutto del talento di chi le ha dato vita. Nonché, qualcosa di unico, personale.
Quando sono stata al Wunder Market allo Spirit de Milan sono rimasta affascinata da come tante persone fossero lì a mettersi in gioco, con le loro creazioni, le loro idee, i loro pezzi unici, rappresentazione viva di un’animo creativo.