
Ho letto qualche giorno fa un articolo QUI dove si parla dell’August Blues, ovvero quella sensazione di malinconia che ci assale in agosto, data dalla consapevolezza che l’estate sta giungendo al termine. Che poi è un po’ quella stessa sensazione che ci prende la domenica, perchè anche se è festa, sai già che l’indomani ritorni al lavoro o a scuola.
Innanzitutto, un po’ di chiarezza: perchè “Blue”?
“Blue” è l’aggettivo inglese relativo all’associazione tra il colore blu ed un senso di nostalgia e tristezza generale: “I’m feeling blue”, questo stato d’animo di tristezza non troppo definita.
Ma diciamoci la verità: vogliamo davvero sentirci tristi, con ancora così tante belle giornate davanti? Un po’ di dati di fatto per tirarci su il morale:
- Si, con la fine di agosto tanti di noi tornano al lavoro o a scuola, ma l‘estate finisce solo il 21 settembre!
- Le temperature tornano accettabili: con qualche grado in meno potrai goderti aperitivi e feste senza grondare di sudore, fare sport senza cuocere, riuscire a tenere una messa in piega per più di due ore, passeggiare in città tranquillamente, occuparti di qualche lavoretto in casa senza bisogno di ingerire litri di Polase.
- Settembre è il mese degli eventi: ci sono tantissime feste di fine estate, le chiusure dei locali (spesso migliori delle aperture), gli ultimi concerti, le mostre che ti sei persa! Qualche esempio? Io ho in agenda: Vogue Fashion Night Out 2017, concerto e Lo stato sociale ed Ex Otago a Carroponte, la Klimt Experience al MUDEC, un salto alla Balera dell’Ortica… Se sei di Milano o dintorni, dai un’occhiata QUI!
Ma soprattutto…Settembre è il mese dei nuovi inizi e delle grandi promesse e questa è una delle cose che per me non cambieranno mai. Ci pensavo guardando mia sorella, in preparazione al suo primo anno universitario, con le sue nuove scommesse e progetti sognanti. E mi è tornata in mente la cosa che più mi manca a settembre da ormai…9 anni: la scelta del diario di scuola!
Perchè si, scegliere il diario era il momento che meglio rappresentava il mese di settembre: un po’una dichiarazione d’intenti, una serie di promesse che ti facevi mentre cercavi quello perfetto, lo trovavi, lo stringevi tra le mani: ci scriverò tutti i miei compiti ed impegni, non dimenticherò più nulla – e poi la verifica firmata la riportavi a scuola dopo 2 settimane; prenderò sempre appunti, ad ogni lezione – e poi finivi a scrivere più bigliettini che altro; mi porterò avanti con lo studio, giorno per giorno – e poi giorno per giorno ti perdevi nei tuoi sogni…
Allontanarci dall’adolescenza però ci fa pensare sempre di più a settembre come il ritorno agli impegni e non l’inizio dei sogni e delle promesse, vero?
Ma io mi sforzo e voglio immaginarmi un atterraggio morbido per settembre, un restart entusiasmante e voglio tenermela la possibilità di scarabocchiare i miei desideri.
Perchè se per tanti versi dobbiamo crescere, questo è il lato utile del restare adolescenti. Non è il non prendersi responsabilità, non è il dire ” Lo faccio dopo”, non è aspettare che le cose ci arrivino dal cielo, da un miracolo o da un destino che non esiste, non è fingere di avere 18 anni ignorando l’età che avanza: è, invece, perdersi ancora una volta tra le pagine di un diario, cercare quella data importante e disegnarci un cuore accanto, leggere e rileggere la dedica di un’amica, quelle parole che ci danno forza anche nella lontanaza, ridere di una vignetta, perchè anche da adulti ci sbellichiamo per le stesse identiche cose, contare i giorni che mancano alla prossima estate e scrivere nelle pagine in fondo tutto quello che ci passa per la testa, gli appunti che oggi ci sembrano senza senso e domani potrebbero essere la big idea che aspettiamo.
Il diario più pieno di amore e di sogni che ho avuto era una Comix. Ci ho attaccato sopra gemme rosse e foto di The O.C. Ci sono dentro disegni, frasi, scontrini e carte di cioccolatini. Bigliettini, foto, cartoline. Un pezzettino minuscolo di mimosa, raccattato chissà dove, perchè la mimosa non me la regalava nessuno. Era il 2005, non avevo mai fatto l’amore, non avevo mai avuto una storia vera, mi interessava solo la danza, gli Articolo 31 e la mia amica Silvia. Ero una sfigata felicissima.
Oggi ho preso tra le mani la nuova Comix 2017.
La voglia di scriverci su, pasticciarla, incollarci foto, biglietti del cinema e ritagli di giornale non mi è passata, noto. E rido ancora davanti alle vignette, come quando avevo 16 anni.
Certe cose non cambiano mai, anche se cambiamo un po’ noi.
Se vuoi tornare a sognare anche tu come ho fatto io, dai un’occhiata al sito Comix QUI e scopri tutte le nuove agende per il 2017: ci sono tantissimi colori e anche le 2 edizioni speciali nate dall’estro creativo di altrettanti talentuosi artisti italiani (GGT e Hackatao )
In più, vi segnalo il concorso Vita da Comix in partnership con Nintendo: in palio ogni giorno un videogame Nintendo Switch e ogni settimana una console Nintendo Switch (info e regolamenti su http://l12.eu/comix2018-1629-au/2TALVFQBZXOSE7F6QDVI)
E sul tuo diario di scuola? Qual è la cosa più bella che hai scritto e che ora è un bel ricordo o che ti hanno scritto? Raccontalo qui sotto!
A me non resta che augurarti uno splendido settembre!
Ps: T-shirt e Jeans sono di Zara!
Ph: Fabio Salmoirago
L’august blues l’aveva già magnificamente descritto Leopardi ne “il sabato del villaggio”