
Base Future Social Club: in cosa consiste il temporary club aperto da Netflix al Base di Milano questo week end?Come funziona?
Il BFSC è un social club al quale può accedere solo chi ha almeno 1000 follower su Instagram: questa è l’ultima, geniale trovata di Netflix e del suo team creativo per sponsorizzare la quarta serie di Black Mirror.
FERMI! Prima di schizzare sul divano inorriditi ed iniziare a sparare sentenze sull’eticità di Netflix, democrazia, uguaglianza e quant’altro, lasciate che vi racconti.
Innanzitutto: in cosa consisteva la serata (che fa il bis stasera) che si è tenuta al Base di Milano?
Una volta all’ingresso la prima cosa che si poteva notare era una fila pazzesca per accedere a questo famoso “Social Club”: se avevi già almeno 1000 follower potevi subito metterti in fila ed entrare.
Per chi non raggiungeva il minimo richiesto di followers, al piano superiore (aperto e libero a tutti), veniva data la possibilità, volendo, di guadagnarne in tutto 700: +500 per chi entrava in una cabina di vetro e riusciva ad ottenere, live dai presenti tramite un bottone, almeno 10 like in 5 minuti; +200 postando una insta-story tenendo in mano un cartello (con scritte tipo “Sono un povero di follower” ecc) e, naturalmente, utilizzando l’apposito hashtag e taggando Netflix. Completati i due giochi o uno dei due a scelta, venivano erogate delle tessere con un QRCode da inserire su un sito per avere i tanto desiderati followers.
Arrivati quindi a 1000 follower era possibile mettersi in fila per l’ingresso al Club, dove era necessario mostrare il profilo Instagram per accedere ed i piatti serviti variavano in base al numero di fan: Terza classe (1K-5K) 1 piatto, Seconda classe (5K-10K) 2 piatti, Prima classe (+10K) 3 piatti. Naturalmente si trattava di 3 mini-assaggi, più un drink gratis.
A quel punto era necessario postare una foto del piatto, sempre utilizzando l’hashtag dedicato #BFSC: questo infatti serviva a tracciare il tuo profilo e verificare che ottenessi almeno 50 like nei primi 10 minuti. Chi riusciva ad ottenerli poteva restare e bere un secondo cocktail, chi non riusciva doveva abbandonare il club (la scritta del nome del tuo account + il gentile invito a uscire apparivano su un maxi-schermo). Il tutto avveniva in un ambiente futuristico e a tratti inquietante: più che mangiare, eravamo davvero tutti chini sullo schermo dei nostri smartphone, intenti a cercare di ottenere più like possibili con la foto giusta.

Che ne dite della mia? Avete messo il like su Instagram?
Perché tutto questo funziona davvero e Netflix ha fatto bene a farlo?
Perché è una proiezione di ciò che potenzialmente può succedere nel futuro e nemmeno troppo lontano
Perché che “Ci nutriamo dei Mi Piace degli sconosciuti” è spesso una grande verità. La prendiamo come una gara e anche chi è meno coinvolto dal social, sotto sotto non sarebbe poi troppo dispiaciuto di sapere che mille persone hanno deciso di seguirlo, di seguire proprio lui. Forse i meno “intrippati” hanno maggiore consapevolezza del fatto che tutto ciò non gli cambierebbe la vita, salvo rari casi, ma senza dubbio è una sorta di gratificazione, un’approvazione sociale visibile a tutti.
Quel che ha voluto fare Netflix, a discapito delle apparenze, è stato sensibilizzare le persone sull’uso che fanno di questo social network e su quali potrebbero essere le conseguenze all’interno della società e degli stili di vita.
Perché è inutile continuare a fare gli anticonformisti: Instagram ha un grande potenziale ed influenza le scelte di tantissimi noi.
Per tanti è solo un gioco, ma per moltissimi è uno strumento davvero potente, per comunicare, influenzare, vendere ed è inutile continuare a fingere che non sia così. I brand lo studiano per colpire nel modo migliore il proprio target, c’è chi lo analizza in quanto è il social che detta più di tutti i trend di comunicazione, c’è chi impara a migliorare contenuti e feed per avere un profilo più omogeneo ed accattivante possibile… Comunicare su Instagram al giorno d’oggi è qualcosa da cui chi vuole far passare un messaggio, soprattutto se di brand, non può esimersi.
Perché con questo evento Netflix ha creato, sfruttando Instagram e la voglia delle persone di dire “io c’ero”, un gigantesco buzz
nonché migliaia di post, condivisioni, dirette, stories e commenti a budget praticamente zero. Grazie al tag del profilo ed agli hashtag dedicati ha creato uno stream tutto suo, una sorta di esclusivo canale pubblicitario che ha dato vita a un passaparola non indifferente e un ottimo ritorno di investimento ( o ROI): sapevate che secondo le statistiche gli influencer marketing portano 11 volte il ROI dei media tradizionali? Immaginatevi dunque le centinaia di micro-influencer che ieri sera e stasera diffonderanno il messaggio di Netflix, facendogli indirettamente pubblicità…Aggiungiamoci qualche webstar, tipo Il Signor Distruggere, Aurora Ramazzotti e i The Show…e il gioco è fatto!
Quindi sì, Netflix ha vinto anche stavolta, con un evento che ha scioccato per la sua dinamica di svolgimento percepita come cruda ed elitaria, ma purtroppo o per fortuna molto vicina alla realtà (dai che vi incazzate anche voi quando le super blogger viaggiano gratis e hanno l’armadio pieno di vestiti che non hanno mai pagato) e soprattutto, molto, molto fruttifero.
FUTURE IS BLACK! Godetevi Black Mirror e meditate gente, meditate…
Guarda Black Mirror su Netflix -> https://www.netflix.com/
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