
Sono stanca di essere forte. Essere forte è solo una gran fregatura.
Oggi tra parole e immagini ti racconto un outfit che per me corrisponde a un mood preciso: una combinazione ottima, da indossare quando hai bisogno di sentirti forte e sicura di te; uno di quelli che ti danno sicurezza, che reggono la parte per te, quando tu stai vacillando. Usalo quando avrai bisogno di recuperare stima ed energie, ma ragiona bene su ciò che sto per raccontarti…
Tutte noi vogliamo essere forti, vogliamo essere indistruttibili, come un carrarmato che va dritto verso l’obiettivo. Ci hanno insegnato a farci le ossa, a fare l’abitudine ai colpi più duri. Abbiamo tenuto duro davanti a fallimenti, sconfitte; siamo state forti quando siamo state lasciate, abbandonate, quando ci siamo sentite sole, quando ci siamo sentite sole in mezzo agli altri; forse siamo state forti anche per gli altri, magari davanti a un divorzio, o ad un lutto.
Siamo state per anni lo scoglio, la roccia, il faro e il riparo sicuro di centomila persone che sono passate nella nostra vita, trovando nuova linfa nella nostra capacità di resistere agli urti, di motivare gli altri, di non stancarci mai di provare e riprovare.
Beh. Io sono stanca di essere forte, perché ho dovuto sorridere quando volevo solo piangere, perché ho voluto far vedere che tutto sommato ero ancora in piedi, perché non volevo passare per quella che si lamentava anche quando ce ne sarebbero state di cose da dire. Mi hanno sempre detto, e immagino l’abbiano detto anche a te, che essere forte a volte è l’unica scelta che hai, non puoi permetterti altro. Ma non è una filosofia di vita perenne. Accade che a volte, in alcune situazioni, vada fatta di necessità virtù e ci si trova ad attingere a risorse personali che nemmeno si sapeva di avere: sono situazioni in cui ci mettiamo alla prova e scopriamo di avere anche più forza di quella che credevamo.
Ma poi da lì ad entrare in un circolo vizioso è breve.
Un circolo dove si mandano giù bocconi amari e amarissimi, si sopporta di tutto, si resiste. E allora va bene che dobbiamo imparare a ballare sotto la pioggia, ma gestire una tempesta tutti i giorni no, eh no.
Continuare a essere forte ti rende in realtà più debole.
Cosa succede quando ti sei imposta a lungo di essere sempre forte? Succede che la tua abitudine a resistere alle cose ti porta a soffrirne anche di più e il motivo è che non ti liberi mai da un peso, ma anzi, cerchi di resistere a tutto ciò che accade senza mai difendertene, passando il tempo a parare colpi, mai a schivarli. Il risultato? Sei stanca, stanca morta.
A volte è una stanchezza anche fisica, oltre che mentale. Non hai più le energie di prima, perché le hai usate tutte per “tenere” una certa posizione, una certa facciata e immagine: come se vivessi contratta. E quasi non ti riconosci più: “Ma che succede? Ero una persona così forte!”.
Chiediti cosa hai fatto in questi ultimi mesi, o forse anni: hai o non hai messo da parte le tue esigenze, occupandoti prima degli altri che di te stessa? Sei o non sei stata, per amici, fidanzato, parenti, il principale appoggio, il porto sicuro, il punto di riferimento? Se la risposta è sì, ecco il problema più grande: sei stata forte, ma perlopiù lo sei stata per gli altri. In altri casi, lo sei stata per NON essere un peso per gli altri.
Cosa succede se ti mostri sempre forte?
A un certo punto, sarai stanca di essere forte, sarai sfinita e questo è verissimo. Ma c’è un’altra conseguenza da non sottovalutare: chi ti sta attorno non vedrà mai il tuo dolore. Non capirà mai se stai male, se sei triste, se qualcosa ti sta distruggendo dentro. Perché tu sei quella forte, no? Quella che risolve i problemi, suoi e degli altri, quella che ha sempre tutto sotto controllo, quella tutta d’un pezzo.
Per me questa grande verità è stata un’illuminazione recente, dell’ultimo paio d’anni diciamo, quando mi sono resa conto che nessuno pensava che avrei realmente potuto spezzarmi e non solo piegarmi. Era impensabile anche solo vagliare la possibilità, per chi vedeva in me quella che si tirava sempre su, che cadeva in piedi come i gatti. Ma quante volte sono caduta e sono stata zitta… Ecco perché quando mi sono lamentata di essere a terra, non ero credibile per nessuno: “Ma come, TU??”
Una frase in un libro mi ha fatto capire che era un problema reale e diffuso:
“Sapete ragazze? Sono stufa di essere quella forte. A volte ho l’impressione di esistere solo per far sentire meglio gli altri. Ciao, sono Casandra, non preoccuparti non ti darò problemi, anzi, non ne ho, ma puoi darmi i tuoi, te li risolvo io. Mi sento come […] una stazione termale. Vengono a curare i loro problemi, la loro autostima e quando questa è ristabilita non solo se ne vanno senza darmi niente in cambio, ma mi lesinano addirittura un gesto d’affetto, un “ti voglio bene”, si permettono di dirmi “Le cose stanno così”, mi parlano in modo brutale, senza cercare di infiocchettare la verità, perché si dà per scontato che non farà male. Cazzo, sei una superwoman. Tu puoi sopportare questo ed altro!”.
(Il libro in questione è “Donne che comprano fiori” e te lo consiglio caldamente se stai passando un momento di debolezza, confusione e hai bisogno di leggere storie di donne che ti sappiano ispirare; lo puoi acquistare QUI.)
Forse non te l’hanno detto apertamente, ma te l’hanno fatto capire. Ti hanno fatta sentire come se tu mica avessi bisogno di un aiuto, una mano, un sostegno. Una pacca sulla spalla e via, perché comunque ti vedono come quella che poi si rialza, non sei mai stata vista come quella debole. E se da un lato è un bene, dall’altro…Quante volte ci sei stata per gli altri e quante volte gli altri ci sono stati per te? Probabilmente c’è un disequilibrio, quantomeno a livello di effort. Di impegno. Tu ci sei stata per un livello 100 e se va bene gli altri ci sono stati per un livello 30. Altri se ne sono semplicemente fregati.
Hai una responsabilità nel tuo sentirti stanca di essere forte.
Sì, te lo devo dire, purtroppo è così. Ce l’hai perché troppo spesso hai nascosto e offuscato i tuoi sentimenti, hai evitato accuratamente di raccontare come ti sentivi davvero, per non essere un peso, o perché pensavi di poter risolvere da sola, o perché sei troppo orgogliosa. A volte semplicemente perché non sai come raccontarlo o nessuno ti mette nelle condizioni favorevoli per farlo. Intanto però il mondo che ti circonda va avanti a nutrire aspettative su di te, senza accorgersi di nulla. Cosa fare quindi?
Parlare.
Dire apertamente come ti senti, descrivere nel dettaglio quel che provi alle persone che secondo te sono amiche o intime e dalle quali desideri sostegno e affetto. Perché forse non l’hai fatto, forse non ti sei ancora fatta sentire a dovere. Forse hai troppo spesso raccontato i tuoi stati d’animo sottovoce o en passant. E’ il momento di far capire che anche tu puoi avere momenti no. Altrimenti nessuno lo capirà mai!
A quel punto ti troverai di fronte a due reazioni diverse: quella di chi, confuso da questa novità, non ti riterrà credibile e non si mostrerà presente al 100%, facendoti capire che comunque ti ritiene abbastanza forte da poter aspettare, o fare da sola. E chi invece sarà magari stupito, ma risponderà al tuo S.O.S.
Subito dopo, metti te stessa in primo piano, più a lungo possibile, fino a farla diventare una buona abitudine.
Non sarà semplice per te, abituata a darti agli altri, ma dovrai farlo. Hai voglia di fare una cosa? La fai. Non ne hai assolutamente voglia, ma gli altri ci terrebbero tantissimo? Amen, NON la fai. Ascolta le tue vere esigenze come non hai mai fatto prima. Scegli solo per il tuo bene, non importa se ti sembrerà egoistico. Non sei tenuta né obbligata a fare nulla per gli altri: rimetti te in primo piano, ora.
Non somatizzare le tue emozioni, non zittirle. Non silenziarti se ti senti offesa, aggredita, presa in giro, se pensi che gli altri stiano ignorando i tuoi bisogni. Sii chiara subito e stabilisci un limite nelle relazioni con gli altri. Ascoltati, e se sei stanca di essere forte, dillo. Va bene così.
Il top, come sempre! Grazie per condividere con noi questi momenti preziosi. 😊
Grazie a te Laura per le belle parole!