
Psicologia della moda: perché la moda può essere uno strumento di benessere e come usarla a nostro vantaggio?
Come forse saprai, qui sul mio blog moda e beauty si legano meno spesso ai trend e più di sovente a stile di vita, obiettivi e benessere.
Questo perché credo che il beauty e ancora di più la moda siano degli strumenti potentissimi che possiamo impiegare per migliorare la nostra autostima a percezione.Amo dire infatti che ciò che indossiamo influenza come ci sentiamo: se ti fermi a pensarci, è verissimo!
Oggi perciò ho deciso di parlarti meglio della psicologia della moda. Scopri con me perché ciò che indossiamo può avere un grande impatto sulla nostra vita di tutti i giorni!
La psicologia della moda è un tema su cui ho iniziato a riflettere dopo che mi sono lasciata.
In quel periodo infatti dovevo letteralmente ricostruire la mia autostima e avevo bisogno di sentirmi bene, sia con gli altri che con me stessa. E’ a quel punto che ho iniziato a notare come da un lato ovviamente il mio umore mi indirizzava verso determinati abiti, pienamente in mood, ma anche che quando mi sforzavo di indossarne altri (perché magari dovevo andare a un evento o altro) era come se indossassi una maggiore forza, ritrovassi la stima in me stessa e ne traessi un beneficio molto forte.
In generale questo riguarda il prendersi cura di se stesse: ecco perché scrivo molto sull’importanza di non trascurarsi. Ma l’abbigliamento ha davvero quel qualcosa in più, degli aspetti legati alla psicologia che è importante conoscere.
Cos’è la psicologia della moda?
La psicologia della moda è una disciplina che studia gli aspetti psicologici dell’abbigliamento, in quanto espressione di identità ed emozioni. in questi termini, l’abbigliamento e tutto che ruota intorno ad esso è considerato un vero e proprio linguaggio e, in quanto tale, va assolutamente compreso per imparare ad esprimersi correttamente!
La moda e la funzione “coping”
L’abbigliamento di per sé svolge un certo numero di funzioni: in primo luogo quella di protezione e quella pudica, quelle più basiche legate al bisogno di non esporre il proprio corpo in società.
Poi c’è l’abbellimento, il desiderio di usare gli abiti per apparire più belli; abbiamo poi la funzione di identificazione, ovvero un determinato dress code che sottolinea come la persona sia appartenente a un gruppo o altro; la funzione di status symbol e infine quella che più ci interessa, la funzione di coping, che si verifica quando l’abbigliamento viene utilizzato per gestire il “sé” e per veicolare le proprie emozioni ed i propri valori.
Questa funzione è estremamente legata alla psicologia della moda e dell’abbigliamento
In questo caso, l’abbigliamento va infatti ad avere una funzione legata alla personalità e alle emozioni e può incidere su due linee: può condizionare i propri comportamenti oppure viceversa influenzare i comportamenti degli altri, attraverso la percezione che diamo di noi stessi.
Questo vi fa capire perché quando parlo di moda mi piace considerarla uno strumento di benessere: perché il potere di influenzare e influenzarvi e va sfruttato a nostro vantaggio. Ma prima di capire come e quando sfruttare l’abbigliamento, scopriamo nel dettaglio come e perché ha questo potere!
L’abbigliamento può contribuire a farci raggiungere il benessere: vediamo perché!
Tutti noi siamo alla ricerca di una cosa in particolare: IL BENESSERE.
Ora, il benessere dipende da quali e quanti capitali che possedete. Quali sono questi capitali?
Esiste il capitale economico naturalmente, ma da solo non basta.
Vi servirà anche il capitale culturale, relativo alla vostra formazione, il capitale relazionale o sociale, quello simbolico (il prestigio, i riconoscimenti valoriali) ed infine il capitale erotico. Per capitale erotico si intende, riassumendo, il carisma, che va dalla bellezza, al modo di comportarsi e ovviamente anche al modo di presentarsi.
Ma andiamo oltre:
Ci sono precise skills che vanno sviluppate per accrescere i nostri capitali:
mi riferisco alle life skills (emotive, relazionali, cognitive), all’assertività, e all’attraenza, che naturalmente viaggia in coppia con l’abbigliamento. Sapete che una bella modella con un abito brutto è considerata meno attraente rispetto a una modella magari meno carina, ma con un bel vestito?
Qui entra in gioco la psicologia della moda: l’abbigliamento può influenzare e lavorare su ciascuna di queste skills!
Ebbene sì: è bene conoscere la psicologia della moda per fare in modo che ciò che indossiamo giochi sempre a nostro favore e vada a rafforzare ciò che vogliamo comunicare o come desideriamo essere percepiti.
La moda consapevole, la scelta dell’abito adatto a seconda dei vostri bisogni e obiettivi può aiutarvi ad accrescere le skills necessarie a raggiungere il benessere.
Per esempio, il giusto outfit può aiutarti ad esprimere o gestire le tue emozioni (lavorando quindi sulle skills emotive); può influenzare i tuoi interlocutori (e quindi aiutarti con le skills relazionali) o la percezione che hai di te stessa (ed ecco che influenza le skills cognitive!); può sostenere uno stile di comunicazione assertivo, o anche aggressivo, se necessario. E ovviamente come abbiamo detto si lega di default al fattore attraenza.
Ecco perché la moda ha un ruolo rilevante nella nostra vita
E’ un facilitatore, un sostegno: un vero e proprio strumento da utilizzare e proprio vantaggio per raggiungere i propri obiettivi e il conseguente livello di benessere desiderato.
Come applicare la psicologia della moda alla vita di tutti i giorni?
- Imparando a giocare con i colori: una volta individuati quelli che ci stanno meglio attraverso un test all’armocromia, è importante sceglierli in base alla situazione e ai nostri obiettivi: è importante conoscere il potere del rosa per esempio o quando è il caso di indossare il nero
- Riflettendo attentamente sui nostri obiettivi: per quale motivo ci stiamo vestendo? Per fare colpo? O forse è per avere un confronto costruttivo? Stai cercando l’outfit per un colloquio? E’ importante ragionare e avere ben presente occasioni ed obiettivi desiderati!
- Cercando di comprendere su che tipo di percezione vogliamo lavorare: se interna (vuoi sentirti più femminile, oppure sicura, oppure rilassata…?) o esterna (vuoi che GLI ALTRI ti percepiscano come più femminile, sicura o rilassata…?). Ovviamente in questo caso le situazioni finiscono per legarsi, ma fare una cosa per te stessa o farla per gli altri prevede due approcci diversi: la prima riguarda la definizione del tuo io e dello stile che ti racconta meglio, mentre la seconda può riguardare un’occasione una tantum e non necessariamente contribuire a definirti.
Cosa ne pensi di questo argomento? Ti interessa? Se vuoi imparare come sfruttare moda e outfit a tuo vantaggio, strizzando sempre l’occhio ai trend ma con grande attenzione alla tua personalità, non perderti i prossimi articoli! Puoi iscriverti alla newsletter (qui a lato, in alto!) e ricevere in posta i nuovi articoli (quando escono) e contenuti esclusivi pensati apposta per te 🙂
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